De André raccontato 2
con musica dal vivo a cura di Fabrizio Sanna e Fritz Höß
Narrazione: Emiliano Visconti
Una serata di narrazioni, immagini e musica
Martedì 13 giugno 2023, ore 19
Frankfurter Stiftung für deutsch-italienische Studien - Italienstiftung
Arndtstraße 12, 60325 Frankfurt am Main
#italienstiftung
Emiliano Visconti racconta „Le lingue di Fabrizio De André”
Musica: Fabrizio Sanna e Fritz Höß
Entrata: 20 €, prezzo ridotto 15 €
Posti limitati, è obbligatoria la prenotazione, telefonicamente: 069746752, per email, per PayPal: info@italienstiftung.eu o in sede
Fabrizio De André (1940-1999) ha rivoluzionato la canzone italiana in molti modi. Dopo aver raccontato i libri da cui De André ha preso ispirazione questa seconda narrazione si propone di portarci nei suoni delle varie lingue di cui il cantautore si è servito per dare più musica alle sue canzoni: e si andrà dai dialetti, che, come dice Noam Chomsky sono lingue senza eserciti e passaporti - l’amato sardo e un genovese inventato - fino all’esplosione linguistica degli ultimi dischi. Per “un altro” De André tutto da scoprire.
Ne ripercorreremo le ricerche, raccontando aneddoti che affondano anche nella biografia della persona De André. Un intreccio prezioso che ci porta oltre la canzonetta e oltre la letteratura. Lo scopriremo attraverso la narrazione di Emiliano Visconti intercalata da musica dal vivo. Regia e realizzazione a cura di Emiliano Visconti.
Emiliano Visconti vive tra Francoforte sul Meno e la Romagna. È organizzatore di eventi letterari e musicali, come pure direttore artistico di vari Festival. Laureato all’Alma Mater di Bologna in Musicologia con Roberto Leydi, è inoltre narratore orale, rapsodo, dal mondo della storia della popular music, del rock e dintorni.
Fabrizio Sanna (voce, chitarra acustica) e Fritz Höß (contrabbasso, seconda voce) si concentrano sull'essenza della musica - melodia e armonia. La loro musica si muove al di fuori di confini di genere fissi tra jazz e world music, folk rock e cantautorato. Al centro del loro repertorio c’è l’opera di Fabrizio de André.